Il Progetto

Il Progetto

Cosa sono, ma soprattutto, cosa potrebbero essere i video games?

In che misura vecchie e nuove generazioni sono influenzate ed “educate”, in modo diretto o indiretto, conscio e inconscio, dalle applicazioni videoludiche sviluppate per (e nel) lo spazio psico-sociale del “Mercato Globale”?

Che relazione esiste tra Alta Cultura, nella complessità di una sua (ri)definizione, e il mondo del (Cyber)Ludus contemporaneo?

Nel 2018 Fabio Belsanti, CEO e Lead game designer di AgeOfGames con una formazione da storico, Roberto Talamo, teorico della letteratura e insegnante, ed Elisa Di Lorenzo, CEO Untold Games, si sono posti, e hanno posto a un primo gruppo di studiosi e sviluppatori, queste e molte altre domande con lo scopo di contribuire alla discussione internazionale circa il complesso e poliedrico universo dei video games.

Nello spirito del grande saggio “Homo Ludens” di Johan Huizinga il progetto ha una chiara impostazione multidisciplinare e cercherà di procedere in molteplici direzioni coinvolgendo nella formulazione di sempre nuove, problematiche domande (e, forse, risposte) studiosi e sviluppatori di tutto il mondo.

Oltre a una vasta sezione video, con discussioni e interviste, il progetto ha contribuito, in collaborazione con il professor Marco Accordi Rickards, direttore di Fondazione Vigamus,  a dare vita a una prima opera miscellanea che cristallizza alcune riflessioni sviluppate durante le tavole rotonde. L’opera è intitolata “Homo Cyber Ludens” e ha raccolto contributi di altissimo profilo.

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